Ad un anno di distanza dalla grande festa per l'Italia campione del mondo posso dirlo.
Quest'Italia l'abbiamo fatta vincere noi italiani.
E non intendo i signori calciatori (a cui non voglio togliere certo merito) ma intendo quelli che in canottiera e birra alla mano hanno sofferto attransimatamente durante tutti quei minuti di gioco.
Credo che mai come in questa manifestazione si sia scatenata la superstizione di tutti noi. é scoppiata anche fra quelle persone che hanno sempre ammesso di non crederci.
Io per prima. Non ho indossato gli stessi abiti o le stesse mutande durante tutte le partite (come so che qualcuno invece ha fatto), mi son limitata a tanti piccoli accorgimenti che, sommati, son diventati una vera mania.
Come sedermi nello stesso identico posto dalla prima partita: secondo divano nell'angolo.
Squillo a inizio partita alle solite 3 persone, messaggi alla solita persona durante l'intervallo, squillo finale ad altre 2 persone.
N°3 birre comprate sempre e solo nel supermarket più lontano e scomodo, solo perchè la prima volta le avevo prese lì (20km da casa mia).
Preparazione di uguale torta all'amarena della Cameo (mai mangiata prima di allora e mai mangiata dopo).
Figuratevi che quando l'Italia ha perso è stata l'unica volta in cui la formazione di casa mia era diversa. C'era anche mio padre. Immaginatevi voi quando ci ha comunicato di voler vedere la finale insieme a noi. A casa mia serpeggiava il panico. Invece, fortuna volle, che abbia deciso di guardarsela sommariamente a casa sua...come tutte le altre volte.
Sono tutti gesti nati non consapevolmente...ma sai... fai qualcosa durante la prima partita e l'Italia vince...li ripeti anche durante la seconda, sai com'è... alla terza ti convinci del tutto che se cambi qualcosa la partita andrà storta.
E durante la finale c'è solo il pensiero che, nel momento in cui Zidane segna il gol, tu abbia dimenticato di fare qualcosa di fondamentale e ti senti in colpa. Non è colpa dei giocatori...è solo colpa tua. E quando, dopo aver fatto passare in rassegna tutti i gesti, ti rendi conto che non manca nulla... accusi il tuo vicino di casa di non aver esposto la bandiera nella solita posizione, o tua madre di aver starnutito una volta di troppo... insomma esci di cervello.
Poi finalmente l'Italia vince! Puoi finire di insultare la bandiera della vicina perchè si è piegata al vento. Tutto questo non ha più importanza, anzi ti senti un perfetto idiota per averci creduto fino a quel punto. Ed esci a fare festa.
MA se facciamo i conti, se ogni persona che ha visto LA partita ha fatto almeno un gesto scaramantico...vuol dire che si è mossa un'enorme massa di fortuna. Una specie di gigantesca onda energetica antisfiga... e sotto sotto... un pò responsabile di questa vittoria ti ci senti per davvero.
lunedì 9 luglio 2007
Campioni di superstizione.
Pubblicato da Paola alle 11:11
Etichette: Italia, mondiali, scaramanzia, vita ordinaria
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5 commenti:
La partita l'abbiamo vista nella savana... tra masai e guide locali, mutandoni appesi, zanzare e lampadine rotte. E' stata una delle notti più incredibili della mia vita. Solo io e lui, gli italiani.
oh wow! ma non dirmi che non avevi nemmeno un costume di paglia portafortuna!
e che me ne facevo? tanto abbiamo vinto! :-D
io nn ricordo neanche più quanti ne ho fatti !!! che vittoria!!!
ok, ho appena scoperto che il mio ex compagno di banco, essendosi immerso in piscina per il corso di sub, il giorno della prima partita,... per scaramanzia durante le altre partite ha optato per "immersione testa nel bidet".. geniale!
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