venerdì 4 aprile 2008

NON-TE-LA-DA!

Mi siedo sul pullman.
Davanti a me, ci stanno due ragazzini sui quindici anni seduti spalla a spalla.
Lui è bruttarello forte, in sovrappeso e investito dall'acne.
Alla mano destra ha il gesso e spicca su tutte, scritta a pennarello rosso, la frase: "CIAO LURIDO! by Teo" ... che dire, niente male come biglietto da visita.
Difatti mantiene fede alla promessa infilando le dita della mano buona in un sacchetto di patatine. Se ne prende una grossa manciata e se la infila in bocca, con tutte e 5 le dita comprese che poi, belle umide di saliva, reimmerge nel sacchetto.
Bè. lui è proprio un bel bocconcino, non c'è che dire.
Lei invece è la tipica ragazzetta timida, con lunghi capelli pieni di doppie punte visibili a distanza, che le coprono il viso e le orecchie un pò a sventola. Maglione nero tirato sulle mani e voce sottile.

Lei non lo guarda.
Mai.

Nel frattempo parlano del più e del meno, ma lui cerca di portare il discorso sul personale:
"che bello sarebbe andarci insieme io e te"
lei ribatte con:
"sai che monia s'è fatta i capelli arancio?"

Un' ultima manciata di patatine, lui si premura di pulire ben bene il fondo del sacchetto con l'indice, ciucciandolo fino alla prima falange e conclude con l'asciugarselo sul suo cappotto (il di lui cappotto!)

Ora che il nostro eroe si è finalmente rifocillato può partire all'attacco.
Pian piano si avvicina a lei, il suo viso sempre più spostato verso destra.
Immediatamente la reazione di lei, che si avvicina al finestrino alla sua sinistra.

Parlano...

Lui si sporge ancora un pò verso di lei, lei ancora un pò verso il finestrino.

Lui sempre più vicino... lei sempre più lontana.
Finchè non c'è più spazio, lei è spalmata sul vetro, non ha più vie di fuga.

Parlano...

Lui si avvicina, ancora.
Lei è immobile, rigida, e guarda fisso in avanti, non si gira mai verso di lui. Lui invece la guarda come Ferrara guarderebbe un pasticcino ripieno di crema.
Lui sempre più vicino.
Lei sempre più inquieta.

Parlano...

Lei inizia ad usare i monosillabi
"bè"
"sì"
"boh"
"ok"
Lui tenta l'attacco finale ma lei, con un tempismo che solo le prede braccate hanno, si alza di scatto, mentre lui quasi sbatte la testa al finestrino e balbetta qualcosa circa il doversi sistemare il cappotto da sotto il culo.

Si risiede.

Lui la fissa un pochino e di colpo mi esce con la fantastica mossa del "ora mi stiro e le piazzo la mano sulle spalle".

ZACK!


.................................................



Attimi di gelo.



Lei inizia a toccarsi i capelli in modo convulso, gesticola a più non posso e si agita sulla sedia nella speranza di levarsi quella mano schifosa (ricordiamoci la saliva di prima) dal collo.
Lui però non demorde e passa alla fase successiva.
La attrae a sè e cerca di baciarla.
Lei si divincola e riesce ad abbassarsi quel tanto che basta per farsi stampare le sue labbrona sui capelli.

Risatina isterica.

Ora la sua testa è perennemente girata verso il finestrino.
Quand'ecco...
"Merda!!!! Leva la mano leva la mano levalamano!!! Quel tipo lo conosco!"
"Chi?"
"Quello sul motorino"
indicando un ragazzo di quelli che van di moda ora.
"Leva la mano che mi vergogno se mi vede così!"

Non l'avesse mai fatto.

Questo fa scattare la sfida nel Lui gorilla che per dimostrare la sua predominanza la stringe ancor di più a sè e, mentre lei cerca di coprirsi il viso con capelli e mani, guarda il rivale con un sorriso mefistofelico e gli accenna un saluto.

A quel punto lei si libera dalla morsa, raccoglie il suo zaino, pigia il bottone ed esclama:"Cazzo mi son scordata che devo passare da mia nonna! Ci vediamo domani, ciao"
e si precipita già dal pullman senza voltarsi indietro.


E mentre accadeva tutto questo io ero proprio alle loro spalle. Vigile e attenta con una tentazione forte, immane, smisurata di gridare: cazzo ma non l'hai ancora capito che TANTO NON TE LA DAAAA!!!!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Quel tipo proprio non ci sa fare,avrebbe dovuto scaccolarsi almeno un po' prima di tentare l'approccio a mo' di piovra,non credi!!

Paola ha detto...

bè, credo che fosse in programma... se solo lei non fosse scappata così all'improvviso.

Anonimo ha detto...

ahahahahahahahaha un racconto spettacolare!!!! Sei molto talentuosa nello scrivere, ho iniziato a leggere e mi hai trascinata sino alla fine!!! Mi viene anche da sorridere, poichè le vicende più belle che ci racconti sono ambientate sui pullman!!! :D
Beh, è lì che s'incontra la gente più disparata (o in questo specifico caso dovremmo dire "disperata"?) !!!

Paola ha detto...

Cristina io ti ringrazio... ma ancor di più credo di dover ringraziare i miei compagni di viaggio, senza di loro probabilmente sarei disoccupata!

Anonimo ha detto...

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