Andatelo a vedere.
Io ci sono andata proprio sul filo del rasoio. Ultimo giorno di programmazione. Insomma ho rischiato di perdermelo.
Perciò trovatevi un piccolo cinema dell'oratorio, o uno estivo all'aperto con le sedie della LIDL, o ancora chiedete in prestito a qualche vostro conoscente milionario la sua tv 60".
Insomma, fate in modo di vederlo su un bello schermo grande con un dolby a 7 casse.
Questo è un film che va visto - anche se mi dicono che i ragazzi di destra raramente riescono ad apprezzarlo, ma spero siano solo voci presto smentite - e va ascoltato.
Il film è basato su una storia vera, l'avventura "into the wild" di Christopher McCandless alias Alexandre Supertramp. (un piccolo consiglio, non cliccate sul link se avete intenzione di vedere il film... poi magari vi arrabbiate perchè vi spoilero)
La storia è veramente affascinante, il film ricco di poesia e frasi che a volte riescono ad aprirti gli occhi, a volte te li bagnano, a volte ti sorprendono e altre ti indispongono. L'attore Emile Hirsch si rivela essere veramente intenso, nonostante a prima vista io non gli abbia dato nemmeno due lire. Invece mi ha stupita, grande intensità di sguardo e un'interpretazione degna dei migliori nomi di Hollywood.
Tutto è accompagnato dalla superba colonna sonora. Il caro Eddie Vedder è riuscito a superarsi e a sopperire la mancanza dei nostri sensi tattili e olfattivi con la sua musica. Che diventa parte integrante e fondamentale del film. Agli oscar avrebbereo dovuto votarla come migliore attrice non protagonista.
Insomma Sean Penn ha penato 10 anni per impossessarsi di questa sceneggiatura, ma direi che ne è veramente valsa la pena.
Unica pecca?
Quei coglioni della fila dietro, che non hanno smesso un secondo di tirar calci alla nostra poltrona, nonostante i ripetuti richiami miei e di altre 4 persone.
mercoledì 5 marzo 2008
Into the wild
Pubblicato da
Paola
alle
18:47
Etichette: cinema. into the wild, Recensioni
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2 commenti:
Un capolavoro.
Solo questo sono riuscito a scrivere in un post "dedicato" a questo film. Tutto il resto: il messaggio che lancia, le emozioni che mi ha fatto vivere, lo custodisco dentro di me.
P.s. In merito ai coglioni della fila dietro, non avrei esitato un secondo a girarmi e a tirargli una testata.
ti assicuro che la tentazione era forte.. ma avrei rotto l'incanto del film.
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