martedì 20 maggio 2008

Vi siete chiusi dentro!

Questa scena sembra fatta apposta per Pozzetto in Cugino di campagna.
Arrivo col mio bus al capolinea, ma non scendo, visto che la mia corsa terminerà due fermate più avanti e non ho voglia di farmele a piedi sotto la pioggia.
Ci siamo solo io e un'altra ragazza.
L'autista ferma il bus, lo spegne, scende e va al pannello di controllo esterno. Smanetta qualche secondo quando all'improvviso chiude tutte le porte. Vabbè, nulla di male, l'ho visto fare altre volte, come le ha chiuse le può riaprire.

...

Ecco, forse un autista meno fantozziano ce l'avrebbe fatta, ma non lui. Lo vedo armeggiare disperato tra i vari pannelli di controllo. Passa frenetico dalla fiancata destra a quella sinistra. Lo sguardo quello è tipico di chi ha appena fatto una grandissima cazzata e non sa come uscirne con dignità.
E ovviamente sceglie la strada più comica.

Mentre la ragazza si gira verso di me, forse per cercare conforto, il genio si dirige al suo finestrino, lo abbassa e si catafotte all'interno.
O meglio, prova ad infilarsi, ma il finestrino è bello in alto e lui rimane infilzato come una triglia. Dalla mia postazione posso solo vedere il suo culo e le sue gambette che si agitano frenetiche in cerca di un appiglio. Purtroppo (per lui) fuori sta piovendo e la carrozzeria è bagnata e non c'è attrito. Un criceto incastrato che agita i piedi alla velocità della luce nel tentativo di tirarsi più su.
La ragazza è basita mentre le mie risate rieccheggiano per tutto l'autobus, ho le lacrime agli occhi, gli addominali che sussultano e non riesco a muovere un muscolo per andare ad aiutare quel poveretto... ma anche se ci riuscissi la mia vena sadica, a questo punto, vuol vedere come se la cava da solo.
Dopo un paio di minuti appeso riesce con un colpo di reni a spingersi più all'interno e a riaprire le porte.
E mentre io sto lacrimando lui entra dalle porte come se nulla fosse successo, con la faccia di chi ha appena compiuto un'azione di normale routine. Si riparte.
Questa è la mia fermata, la ragazza mi raggiunge e mi dice: "Scendo con te. Capace che alla prossima fermata si dimentica di tirare il freno a mano."

6 commenti:

Dott. Davide Longo ha detto...

ah! ah! ah! che storia!!!

Anonimo ha detto...

Sadica, sei proprio sadica. :-)

Principe Marco ha detto...

Siete messi male a Berghèm.
E io che mi lamento.

Anonimo ha detto...

Oh mamma che ridere!!
Ste scene di vita quotidiana alla Fantozzi sono veramente impagabili! :D

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie